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Copertina del libro Le Ragazze della libreria Bloomsbury di Natalie Jenner

“Le ragazze della libreria Bloomsbury” è un romanzo di Natalie Jenner, avvocato che ha abbandonato la professione per darsi alla scrittura.

Uscito nel 2022, con la traduzione di Manuela Faimali, è un bel libro di 348 pagine edito da Mondadori che scorre, letteralmente, fra le dita.

Protagoniste sono 3 donne la cui passione per i libri riunisce nella storica e conservatrice Libreria Bloomsbury di Londra.

Colte, intelligenti e volitive, cambieranno il corso della storia, non solo della libreria….

La trama

Londra 1949,

L’indomani del conflitto mondiale, la città si sta risvegliando e ha ritrovato la forza per credere nuovamente nel futuro.

Tuttavia, sono ancora molti, coloro che rimangono saldamenti ancorati ad un passato che sembra ormai avere i giorni contati.

E’ il caso della Libreria Bloomsbury, in Lambs Conduit Street, nel centro della metropoli, dove le redini sono ancora in mano al direttore Herbet Dutton,

Arcigno, severo e conservatore pretende da tutti i suoi dipendenti assoluta obbedienza alle 51 regole che da sempre vigono nel negozio.

Ma, e c’è sempre un ma, in una gestione tutta al maschile spiccano le 3 straordinarie commesse: Vivien, Grace e l’ultima arrivata, Evie.

Prima donna ad essersi laureata a Cambridge, ha già sperimentato la delusione di essere stata “sostituita” da un uomo, meno capace, in un ruolo di spicco che le spettava.

Ed ora, per amor di cultura, si trova nel più maschilista dei luoghi di lavoro che le potesse capitare.

Una combinazione pronta ad esplodere da un momento all’altro!

Sarà l’improvviso malore di Mr Dutton e lo zampino del caso a servire alle 3 donne l’occasione per cambiare le cose.

Intelligenti e volitive, afferreranno l’occasione al volo creando i presupposti per un epocale cambio di guardia.

Non senza sgomitare, ma con la forza della sorellanza.

Senza dimenticare il potere della cultura,

Ma riusciranno le tre eroine a raggiungere i loro scopi?

Perché leggere “Le ragazze della libreria Bloomsbury”?

Perché nel microcosmo racchiuso fra mura ricoperte di alti scaffali traboccanti di libri, si svolge l’epopea di 3 donne che con il loro magico potere, esclusivamente femminile, riescono a mettere in discussione tradizioni saldamente ancorate nel passato.

E perché Natalie Jenner racconta, attraverso una scrittura gentile e fluida, mai noiosa o ridondante, di come il “gentil sesso”, allora come ora, faccia fatica a farsi largo in ambienti ritenuti maschili.

Non a caso, ancora oggi, nel terzo millennio si parla ancora di gender gap e disparità di capacità finanziaria.

Ma anche del perché le suore non possano ancore dire Messa…

Non solo, evidenzia l’importanza del sodalizio femminile, in qualsiasi battaglia, come ramo a cui aggrapparsi per ricevere sicurezza, e come forza invincibile, capace di sovvertire l’ordine delle cose.

Lo status quo.

La mia opinione

Era tempo che volevo mettere le mani ( e gli occhi, anzi gli occhiali) su “Le ragazze della Libreria Bloomsbury”, ma per svariati motivi, mi sono sempre trovata a rimandare.

Vuoi per le letture obbligate di lavoro.

Vuoi per la “pigna” di libri sul mio comodino che anziché diminuire è in costante crescita.

O perché le giornate sono fatte di 24 ore e per quanto mi organizzi, spesso ho la sensazione che siano 12!

Insomma, sia come sia, sono approdata solo ora alla desiderata lettura.

E ammetto che ne è valsa davvero la pena!

Il tema principale, la disparità di genere con le conseguenti “ingiustizie” e l’indipendenza femminile, sono argomenti che mi stanno molto a cuore.

E questo secondo me, è già sufficiente per spingermi a consigliarne la lettura a tutti.

Se poi aggiungiamo lo stile dell’autrice, semplice e pulito, proprio come piace a me, si può tranquillamente inserire questo titolo nella mia categoria “Da non perdere”.

Che cosa mi è piaciuto?

Praticamente tutto.

Soprattutto il fatto che non è scontato.

Negli ultimi anni, infatti, il genere sta riscuotendo grande successo. Ma, tra scrivere un libro “al femminile” e dar voce ad un universo senza cadere in banalità sentite e risentite, c’è un mare.

E in pochi riescono ad attraversarlo!

L’autrice, in questo caso, ha saputo veleggiare con sicurezza in acque perigliose, indagando tutte le sfaccettature di una tematica complessa. Senza mai essere noiosa o accademica.

Le 3 donne, molto diverse fra loro, escono letteralmente dalle pagine, come esseri umani reali. Incredibilmente verosimili e comuni nella loro eccezionalità.

Capaci, ciascuna, di portare con sé le molteplici istanze dell’essere donna allora, negli anni Quaranta, ma anche oggi.

Ciò che, forse ho apprezzato di più, sono proprio le protagoniste, donne compiute e autonome delle quali resta impressa la loro volontà: non le loro storie in quanto tali.

E il finale, aperto, che lo rende interpretabile e personale.

Per questo genuinamente e squisitamente femminile.

Una lettura da assaporare senza dubbio alcuno con una tazza di tè Earl Grey.

Un tè nero impreziosito da una frizzante nota agrumata di bergamotto.

Inconfondibile

Da servire alla moda del tè delle 5 inglese, con una nuvola di latte versata nella tazza prima e accompagnato da tartine e dolcetti. Rigorosamente in quest’ordine.

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