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Copertina del libro la trama di elena di francesca sensini, con silouette di donna graca su sfondo neutro

Finalmente Elena, in questo romanzo di Francesca Sensini, professoressa associata in Italianistica all’Université Côte d’Azur (Nice), ricercatrice dell’Université Paris IV Sorbonne, dell’Università degli Studi di Genova ed esperta dell’antichità classica.

“La trama di Elena” è un volume di 192 pagine edito da Ponte alle Grazie, uscito il giorno di San Valentino di quest’anno, in cui Elena di Troia, venerata, maledetta e strattonata da ogni parte, narra se stessa.

Senza segreti.

Lucidamente.

Trasformandosi da tessitrice in aedo, emula del grande Omero, e consegnadoci, alla fine, la sua versione dei fatti.

La trama

Una volta, qualcuno l’ha nominata.

E poi, qualcun altro l’ha dipinta.

E scolpita.

Ed è così che Elena di Troia è stata.

Ha attraversato i secoli, sempre giovane e bellissima. Rimbalzando da una penna a uno scalpello, per atterrare su una tela o in un fotogramma .

Nel frattempo, molte voci sono girate su suo conto.

C’è chi l’ha voluta preda. Chi pedina dell’Olimpo, o Dea. Anche astuta seduttrice, malevola e spregiudicata.

Ma chi era Elena? E che cosa dice di sè stessa?

Il mio desiderio del mondo mi ha attirato fuori dallo spazio che mi era stato assegnato, dal gineceo (…). Sono scappata, mi hanno rapita. Non mi hanno catturata, qualcuno sostiene e mi piace pensarlo. A volte ne sono convinta (…) Non è facile cogliere la piega che ha preso la mia esistenza, metterla in ordine (…)

Ecco in poche battute iniziali, tutto il senso di ciò che non è stato detto.

Così inizia il racconto, dal quale si comprende subito come non volesse subire gli eventi che sono stati raccontati .

E come non volesse, nemmeno, la sua leggendaria bellezza, che percepisce come unico centro concessole relegandola “alla periferia di se stessa“.

Fatto che ha messo in ombra tutti gli accadimenti in cui è stata protagonista attiva e consapevole.

Il suo destino inevitabile, le conseguenze e i suoi reali desideri.

Le mura del palazzo di Sparta non sono bastate a chiudermi (…) mi hanno portata ad immaginare. (…) Ho aperto la breccia nei bastioni. Da là sono fuggita con i mezzi a mia disposizione: avevo una conocchia d’oro per filare e un robusto telaio a pesi per tessere.

Nessun rapimento, dunque.

Quantomeno, nessuna passività.

Ma un lucido bisogno di vedere cosa c’era oltre. Nel mondo al di fuori del gineceo, che allora (e in parte anche ora) alle donne era precluso.

Come Ulisse, nel suo viaggio di scoperta, Elena, in questo libro racconta sè stessa e ciò che è realmente stata.

E di come da tessitrice di storie su tela è passata alle parole diventando tessitrice di trame.

Mi sono messa a ricamare le vicende di Troia sulla tela. Poi sono passata alle parole: sono diventata una tessitrice di trame. Una donna aedo.

Perchè scegliere ” La trama di Elena”?

Perchè è il racconto, in prima persona di una vita straordinaria.

In bilico fra obbedienza verso l’ineluttabile destino e la disobbedienza che l’ha portata, punto dopo punto, parola dopo parola, a tessere una storia coraggiosamente differente.

Elena la bellissima. Eternamente giovane. Desideratissima da tutti, ma diversa.

Diversa da tutte le altre donne.

Da Penelope e Clitemnestra l’invidiosa.

Da Leda che si limita a sognare.

E da Andromaca che, magnanima, accetta tutto.

Una forza che ha saputo rompere gli argini. Mutare i paesaggi e creare spazi.

Non a caso il riferimento al bisgno di avere “una stanza tutta per sè“. Da dove, oggi, libera, può bastare a sè stessa e, raccontare, finalmente, la sua storia.

E perchè, al netto di tutti i racconti, passati, presenti e futuri, è il racconto del vero punto di rottura capace di sovvertire ruoli , realizzare destini e sollevare dubbi.

L’origine di tutto.

La mia opinione

“La trama di Elena” è un romanzo magnifico in cui la protagonista viene finalmente sottratta alle grinfie delle storie, scritte, dipinte e scolpite da uomini.

E nel quale le viene concesso lo spazio per raccontare la sua versione.

Voce narrante e protagonista, Elena si muove da Sparta a Troia e ritorno, raccontando una storia nuova, mai scritta. Aperta a mille finali.

Una storia coinvolgente e magica, sospesa sulla soglia della realtà, fra cielo e terra, dei ed esseri umani, che spinge a voltare sempre la pagina alla ricerca dell’evento successivo.

Anche quando richiede un pò più di impegno.

Un racconto da assaporare con un tè speciale, diverso. Appunto.

Il tè viola cinese.

Che in tazza assume un sorprendendente colore grigio striato da seducenti e delicate sfumature violacee.

Il gusto vegetale e marino ricorda il respiro libero dei boschi, in contrasto con la delicatezza di fondo, rendendolo persistente, unico e indimenticabile.

Proprio come Elena.

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