Privacy Policy
Ritratto di Jane Austen

Cosa spinge una giovane donna dell’800 a sfidare le convenzioni sociali attraverso la scrittura?
Jane Austen, icona femminista e anticonformista, con la sua ironia elegante e le sue parole precise, ha rivoluzionato il romanzo romantico, trasformandolo in uno strumento capace di scardinare le aspettative di un’epoca.

Le sue storie non sono solo racconti d’amore, ma veri e propri affreschi critici della società, dove i desideri e le convenzioni sociali si scontrano.

E in un’Inghilterra che imponeva ruoli rigidi alle donne, ha creato protagoniste complesse, vivaci, che vivono nel quotidiano, dietro le quali ha celato la sua stessa rivendicazione al diritto di scegliere e all’autonomia intellettuale e critica.

Come la vita di Jane Austen ha plasmato le sue storie?

Cresciuta in una famiglia numerosa, Jane Austen osserva con attenzione il mondo che la circonda, trovando nei legami familiari e nelle dinamiche sociali l’ispirazione per i suoi romanzi.

La vita domestica, le ristrettezze non solo economiche e i racconti dei suoi fratelli e sorelle nutrono costantemente il suo spirito di osservazione, permettendole di creare personaggi autentici.

Lontana dalla damigella fragile e malleabile che ci si aspetterebbe dalle giovinette del periodo, odia prendersi cura della casa, le incombenze domestiche e, soprattutto, l’ipocrisia.

Caparbia e inflessibile si rinchiude nella sua stanza per scrivere, scrivere, scrivere… fiduciosa che la sua capacità narrativa la trasformerà nella scrittrice che ha deciso di essere.

La scelta di non sposarsi, insolita per l’epoca, poi, le dà la libertà di esplorare e criticare il matrimonio e le relazioni convenzionali, offrendo alle sue eroine l’opportunità di bilanciare passione e ragione.

E’ la svolta.

I personaggi che nascono dalla sua penna sono vivi, realistici, immortali e quotidiani e, anche, ribelli.

Descritti, pur nella loro complessità, con una lingua semplice e comune. Adatta a tutti.

Anzi a tutte.

Un approccio, questo, che anticipa quello che oggi chiamiamo amore romantico moderno, incarnato da uno dei suoi personaggi più famosi e riusciti: Elizabeth Bennet.

Ma perché Elizabeth Bennet è la voce di una ribellione silenziosa?

Protagonista di Orgoglio e Pregiudizio, Elizabeth Bennet rappresenta il coraggio e l’indipendenza femminile.

In un tempo in cui il matrimonio era visto come l’unica strada per una vita rispettabile, sfida le aspettative rifiutando matrimoni di convenienza e scegliendo di sposarsi solo per amore.

La sua intelligenza e ironia suggeriscono che l’autonomia femminile si può raggiungere anche senza clamore, valorizzando il proprio giudizio e rimanendo fedeli ai propri principi.

“Lizzy”, come veniva affettuosamente chiamata, è l’incarnazione della caparbietà e dell’onestà intellettuale della sua stessa creatrice, una qualità che la spinge a scrivere, rinunciando al matrimonio pur di restare fedele a sé stessa.

Così le sue protagoniste, a ben guardare, spesso mettono in discussione l’idea che il valore di una donna sia legato esclusivamente al suo stato matrimoniale, suggerendo che amore e libertà possano coesistere.

Un tè a casa di Jane Austen: il ritratto di una vita dedicata ai sogni

Jane Austen, quindi, non è solo i suoi libri; è anche un’icona di stile, di resilienza e determinazione.

In Un tè con Jane Austen, Catherine Bell racconta la giovane scrittrice che sogna di realizzare le sue ambizioni, nonostante le difficoltà. E’ la storia di una Jane che, di fronte alle delusioni amorose e ai rifiuti editoriali, continua a scrivere, trasformando ogni sfida in una nuova pagina, coltivando con passione la capacità di sognare e creare personaggi indimenticabili come Elizabeth Bennet e Mr. Darcy. Dimostrando come la tenacia possa portare alla realizzazione dei propri sogni.

Una curiosità: Orgoglio e Pregiudizio, Ragione e Sentimento e Mansfield Park, scritti intorno ai 20 anni e successivamente autoprodotti, hanno un successo tale che nel 1813 permettono alla Austen di guadagnare un vero e proprio patrimonio dimostrando come una donna non abbia bisogno del matrimonio per vivere una vita dignitosa e piena.

In A casa di Jane Austen di Lucy Worsley, invece, emerge una Jane più umana e meno romantica: una donna passionale e tenace che rifugge il matrimonio per preservare la propria libertà.

Ma anche una civetta, talvolta femminile, talvolta spietata, attenta a mode o tendenze e impertinente al punto da poter affermare che nei suoi romanzi ogni riferimento NON è puramente casuale.

La Worsley, nel suo libro, infatti svela una figura acuta e ironica, capace di cogliere a piene mani, e senza vergogna, dalla sua vita privata fatti e persone, per descrivere con genialità le ipocrisie dell’epoca,

Circondata da un costante malinconia, questa Jane, immortale e ispirante, ricorda che dietro ogni pagina c’è la voce di una ribelle silenziosa, ma non troppo.

Amore, critica sociale e indipendenza: l’eredità letteraria di Jane Austen

Ovvero perché ci piace così tanto Jane Austen?

Perché è un pezzo di ogni donna e tutte le donne insieme.

Osservatrice, talvolta conciliante, più spesso sottilmente critica e velenosa, femminile ma con una volontà da far invidia ad un generale di ferro, fragile e complessa, ansiosa e malinconica…, la sua vita, le sue storie e le sue scelte colgono, ancora oggi, un pezzo di ognuna di noi. E ognuna di noi, rileggendo i suoi libri e le sue mille biografie, trova un pezzo di sé stessa.

Prova ad immaginare di essere nell’Inghilterra dell’Ottocento, e pensa a Jane Austen, che prende in mano una penna…

Impossibile pensarla come a una scrittrice che si limita a scrivere storie d’amore zuccherate!

E’ molto più facile percepirla  con la sua ironia pungente che smonta, pezzo dopo pezzo, e con un certo gusto, le ipocrisie sociali, trasformando la scrittura in un atto di ribellione

Ri-leggendo, allora, Orgoglio e Pregiudizio o Ragione e Sentimento, entriamo in un’affascinante critica sociale mascherata da trama romantica in cui le parole scelte con cura maniacale, sono radicate nel quotidiano, nei dettagli della vita, nelle persone che la circondano e nei fatti che come specchi indicano che cosa sia possibile cambiare.

Come se volesse dirci: “La vita è fatta di dettagli, e sono quelli che contano: da quelli si inizia ogni giorno a creare la vita che desideri.”

Quindi, la prossima volta che prenderai uno dei suoi libri, prova a rileggerlo come un manifesto sulla libertà e sul coraggio di sfidare le convenzioni.

Il vero messaggio di Austen è proprio questo: siamo sempre pronte a seguire il nostro cuore, al di là delle aspettative della società.

Questo la rende cara, unica e immortale.

Tu hai già scelto da quale romanzo cominciare?

Non ti resta che scegliere!

Potrebbe anche interessarti...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Privacy Policy