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Dettaglio di donna in maglione senape e jeans che lavora alla sua scrivania in legno rustico davanti al suo portatile aperto con accanto uno smartphone bianco, un blocco per appunti e un paio di occhiali in metallo. Per annotare le spese fisse e variabili sia su cartaceo che su computer

Se sei come la maggior parte delle persone ( e come me prima ) che non riesce a risparmiare a medio o lungo termine, è possibile che tu non distingua fra spese fisse e spese variabili.

Non hai idea di quanto la loro gestione accorta influisca sui tuoi sforzi!

In questo post imparerai a distinguerle e a gestirle al meglio nel tuo budget, ottimizzando la tua capacità di risparmio.

Andiamo?

Non tutte le spese sono uguali!

Le spese che dobbiamo affrontare ogni mese, si sa, ingoiano quasi tutte le nostre entrate e a volte sfuggono al nostro controllo. Immagino che anche a te sia capitato, più di una volta, di esclamare ” Ho speso tutto lo stipendio e mi sembra di non avere nulla!”

Se, come a me, ti è successo il motivo potrebbe risiedere nel fatto che abbiamo la tendenza a non distinguere fra affitto, bollette, spesa alimentare e.. quel bellissimo maglione che ” ci piace proprio tanto!”

Così bancomat dopo bancomat, arriviamo a fine mese con l’acqua alla gola. Il risparmio se ne va in fumo e la nostra vagheggiata indipendenza si allontana.

Ma, e c’è sempre un ma, esiste una soluzione. Imparare a distinguere tra spese fisse e spese variabili, inserirle nel budget e gestirle accortamente.

Spese fisse

Sono tutte le spese ricorrenti delle quali conosci già l’importo.

  • Affitto/mutuo
  • assicurazioni
  • pensione integrativa
  • rimborso prestiti personali
  • rata dell’automobile
  • spese per i figli ( rette e tasse scolastìtiche, lezione, sport…)
  • utilità essenziali
  • internet
  • tv via cavo
  • abbonamenti

Molte di queste non sono eliminabili. Per questo motivo è importantissimo pianificarle e cercare di mantenerle il più basse possibile.

Non esiste una quota fissa dedicata, perchè dipende da moltissime variabili. L’area in cui vivi, la tua situazione finanziaria, per esempio, influiscono molto sulla percentuale. Tuttavia è buona regola cercare di contenerle. Dall’importo di queste spese, infatti dipende enormemente il budget dedicato ai costi variabili, sul quale, invece, sono possibili più ampi spazi di manovra.

Spese variabili

Sono tutte le altre spese, ma, attenzione, possono essere occasionali e ricorrenti.

Ti faccio un esempio

Il biglietto aereo per un weekend a Parigi è un costo variabile ma occasionale. La spesa alimentare, invece, è un costo sempre diverso ricorrente. Immagino tu faccia la spesa almeno una volta alla settimana, ogni settimana!

Rientrano, quindi, in questa categoria

  • spesa alimentare
  • bollette di gas e luce
  • cure personali
  • vacanze
  • hobby
  • abbigliamento
  • divertimento
  • regali
  • parcheggio ( a meno che tu non abbia un posto auto fisso aziendale o non ti muova con la macchina. In questo caso dovresti inserire il costo degli abbonamenti ai mezzi pubblici fra le spese fisse)

Questa categoria di spesa, a parte alcune voci irrinunciabili, è estremamente personale. Quindi il mio consiglio è riflettere attentamente sulle proprie abitudini e compilare una lista precisa.

E’ utile annotare tutte le spese per un periodo di tempo e categorizzarle come abbiamo visto in questo post al paragrafo dedicato alla costruzione del budget.

In linea di massima è opportuno non superare il 50% dell’importo dedicato alle spese e, comunque, il 30% delle entrate totali.

E’ importante saper gestire questa categoria, perché da essa dipende largamente la tua capacità di risparmio.

Mucchietto di monetine da cui nasce una piantina verde su sfondo neutro
Per gestire al meglio il tuo risparmio devi saper distinguere tra spese fisse e spese variabili, come si fa in un’azienda

Accortezze relativamente al budget

Qui, qui e qui, abbiamo esplorato diverse tipologie di budget e modalità per fare budgeting. Sicuramente, cara amica, avrai scelto quello che funziona meglio per te.

Ora è giunto il momento di farlo lavorare a pieno ritmo

Semplice o articolato che sia, in ognuno di essi viene evidenziata la voce “spese essenziali” e, ben separata, la voce “risparmio”.

Ciò che dobbiamo fare è ottimizzare le spese allo scopo di implementare la voce dedicata al risparmio. Vediamo come.

Prendiamo come esempio il budget ideato da Elisabeth Warren: è femminile perchè prende in considerazione le esigenze di noi donne a priori ed è abbastanza semplice e intuitivo.

La disponibilità economica viene suddivisa in 50/20/30

  • 50% è la quota dedicata alle spese fisse. Su questi costi si può intervenire poco o nulla a meno di rinunciare ai costi relativi a tv via cavo o spuntare migliori prezzi cambiando periodicamente gestori e rinegoziando eventuali rate
  • 30% sono le spese variabili. Qui, invece, lo spazio di manovra è assai più ampio e dipende interamente da te. Posto che questa percentuale non debba mai essere superata, è possibile, con un pò di creatività, senza rinunciare a nulla, decrementarla considerevolmente a favore della voce risparmio.
  • 20% risparmio

Ti faccio alcuni esempi.

Fissa un tetto alle tue spese alimentari e cerca di non sforarlo. Cambia supermercato. Puoi rivolgerti ai discount: offrono gli stessi prodotti “di marca ” con altri nomi, e a prezzi davvero convenienti.

Acquista i tuoi capi costosi nei saldi e deroga in poche occasioni.

I bambini crescono in fretta ma si sporcano continuamente e bisogna avere cambi sempre pronti. Val la pena considerare soluzioni di acquisto convenienti, magari rivolgendosi all’usato sia online che in negozi specializzati e certificati.

L’estetista come la parrucchiera sono un pò come il medico di famiglia. Quando hai instaurato un certo rapporto è difficile cambiare. Tuttavia provane anche altre, magari per piccoli interventi di ruotine: una spuntatina ai capelli, le sopracciglia. Potresti trovare servizi migliori a prezzi contenuti e la stessa cortesia.

Insomma prova a lavorare su ogni spesa variabile e cerca alternative più “risparmiose” per ognuna. Puoi anche trovare compromessi: per esempio non rinunciare alla tua estetista preferita, ma fare la spesa dal discount. Oppure concediti il tuo weekend a Parigi, ma rinuncia al ristorante per un mese: fai la pizza a casa e divertiti con la famiglia.

Il giusto equilibrio fra costi fissi e variabili è la ricetta per avere successo nel medio e lungo termine. Non hai idea di quanti euro riuscirai a risparmiare! Ma devi essere costante.

Conclusioni

Saper distinguere fra spese fisse e variabili è sicuramente un mezzo efficace per tenere sotto controllo le nostre spese e trovare opportunità di risparmio che erano sfuggite. Usare piccoli trucchi per ottimizzarle fa la differenza nell’implementare la quota dedicata al risparmio.

In questo post troverai tanti spunti utili per definire categorie di spesa e le voci da inserire nel tuo budget. Soprattutto alleggerirai moltissimo questo ingrato lavoro!

Tuttavia non va dimenticato che tutte noi abbiamo bisogno di gratificazioni. L’essenziale è spendere consapevolmente avendo sempre ben chiare le regole fissate.

Tenere basse le spese è il fattore cruciale nella ricerca della tranquillità finanziaria e, soprattutto, è il comportamento corretto per raggiungere la tua indipendenza.

Eccoci ai saluti.

Sono certa che avrai trovato qualche spunto.

Continua a leggere il mio blog: troverai tanti altri argomenti interessanti per te e lasciami le tue opinioni nei commenti qui sotto!

Sarò lieta di rispondere alle tue domande e ascoltare i tuoi suggerimenti.

E’ tutto gratis!

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