- E’ la lettera d’amore più bella che ti capiterà mai di leggere!
- La protagonista della storia, Helen, è una bella libraia, indipendente, sagace e sicura di sé. Insomma quello che a tutte noi piacerebbe essere!
- E’ dotato di un humor sottile, a tratti tagliente, tutto femminile, che rende la narrazione divertente e irresistibile.
- Ha un certo ritmo, tutto suo, pigro e avvolgente quanto basta per aderire perfettamente alla lentezza dei caldi giorni estivi
- E’ misterioso, inaspettato e sorprendente.
Confesso!
Fra i libri che rileggo ogni estate ( e che, spesso troverai nell’Officina della Lettura), preferibilmente al manifestarsi dei primi caldi, c’è “La lettera d’amore” di Cathleen Schine”.
E’ un romanzo un po’ vecchiotto, uscito nel 1999 per Adelphi con la sublime traduzione di Domenico Scarpa, giunto ormai alla 19ema edizione ( e un motivo ci sarà…), che per ambientazione, leggerezza e profondità, è perfetto per inaugurare l’estate.
Ma di cosa parla?
La trama
Helen è una donna vivace.
Divorziata senza rimpianti, non si fa troppe domande e vive con passione la sua vita dividendosi fra la vecchia casa di famiglia in riva al mare, una libreria tinta di rosa a Pequot, città piena di storia del New England , e sua figlia di 11 anni che adora.
Intorno a lei si muove un variegato ventaglio di personaggi e commessi che ama sedurre con la sua intelligenza e la sua passione per i libri.
Una mattina, fra la posta del negozio, sbuca, inaspettata, una singolare lettera d’amore.
Non ha mittente né destinatario.
A scriverla è Montone per Capra
” Cara Capra,
Come ci si innamora? Si casca? Si inciampa?”
Parole semplici e forti.
Che si insinuano nella mente e nel cuore di Helen al punto da esserne ossessionata.
La porta con sé ovunque, nella sua vecchia borsa. La legge, la rilegge allo sfinimento. Ne rimane rapita.
Ammaliata.
Come chiunque, involontariamente, le legga.
Chi è Montone?
Perché l’ha scritta?
E, soprattutto, chi è Capra?
Sullo sfondo di un’estate fuori dal comune, la malia della lettera d’amore produrrà effetti imprevedibili facendo nascere sentimenti inaspettati e irresistibili.
Con un finale a sorpresa.
La mia opinione su “La lettera d’amore”
” La lettera d’amore” è un romanzo incantevole e malizioso che ha il grande pregio di insinuarsi fra le pieghe del sogno e dei sentimenti.
E della riflessione.
E’, infatti, un libro che parla di altri libri perché Helen, cercando di risolvere il “giallo” della lettera, si getta a capofitto nella lettura di mille altre. Da Keats a Joyce, fino al carteggio di Nabokov.
Spostando l’azione del romanzo dalla quotidianità alla riflessione sull’importanza della lettera fine a se stessa.
Infine è un romanzo d’amore insolito.
Permeato di ironia e humor, conduce con leggerezza nel mondo di un romanticismo imprevedibile e appetitoso.
Brillantemente autoironico e stuzzicante,
“Sfido che sono così stronza – pensò Helen – una stronza in terza generazione, nata e cresciuta in una cricca , una confederazione di stronze.”
intreccia enigma e sentimento, tenendo con il fiato sospeso fino al sorprendente finale, che nessun lettore riuscirà ad anticipare.
Chi sono Capra e Montone?
E, a chi è indirizzata la lettera d’amore?
Ora tocca a te scoprirlo!